lunedì 10 dicembre 2012

giocattolo non adatto a bambini inferiori ai 3 anni






Stiamo ospitando da due settimane questi incantevoli tirannosauri.
Sono per mio nipote Niccolo` e i suoi fratelli.
Immagino che se li fracasseranno in testa l`uno contro l`altro, ma anche questo fa parte del Natale ;-)
E non so come riusciro` a farli entrare in valigia ma ormai un modo lo devo trovare.

Nel frattempo il tirannosauro di casa sta tentando di familiarizzare con i nuovi inquilini.





domenica 9 dicembre 2012

Suggestioni


Certe volte basta un albero a illuminare la giornata, a non far sentire la stanchezza.
Se ti fermi a guardarlo puoi ascoltare il suo respiro e immaginare che il tempo sia un unico presente.  
E se tuo figlio si lamenta perché hai interrotto la sua passeggiata, spiegagli che stai guardando il mistero della vita.
Confidagli che, a volte, gli adulti hanno bisogno di sentire una presenza e credere che sia vera.






mercoledì 5 dicembre 2012

on Saturdays

Da un paio di mesi viene a casa un english language trainer, messo a disposizione per me dall'azienda di Daniele
Brian arriva il sabato alle 9.30, saluta Flavio che  esce col papà e appena pronta la sua cup of green tea si siede per iniziare la lezione.
E' molto simpatico, fa spesso battute o considerazioni surreali in modo da rendere meno stressanti le nostre due ore insieme.
Il suo metodo è semplice ed efficace.
Apre la discussione con una serie di domande, lascia che mi esprima in qualche modo e poi scrive quanto detto nella forma corretta.
Quando guardo gli appunti mi rendo conto che ho accumulato un discreto numero di piccole storie sulla mia vita quotidiana, tant`e` che a volte ho la sensazione di ritrovarmi sulle pagine di un diario.
Che poi a parte questo del blog, non ne ho mai scritti altri di diari nella mia vita.

Due sabati fa, mi ha proposto di svolgere la nostra lezione al cafè del Waterstones di Piccadilly.

Quella mattina sono uscita di casa senza passeggino.
Avevo le mani libere, strana sensazione.
Ho preso la tube. Evento.
Di solito, faccio il giro del mondo col bus per arrivare in centro perché le scale delle stazioni metropolitane sono come quelle delle piramidi Maya (rischi di immolarti a sacrificio umano se tenti il sali/scendi con un buggy di 13kg).
Invece con la metro, dopo mezzora ero già a Piccadilly Circus, a quell'ora piacevolmente deserta.




Siccome ero parecchio in anticipo ho fatto un giro prima di piazzarmi davanti all'ingresso della libreria. Ho rastrellato uno per uno i libri della vetrina e quando finalmente e` arrivato Brian, siamo entrati.
Nella prima parte della lezione abbiamo fatto quello che qualsiasi essere umano fa quando entra in una libreria.
Abbiamo curiosato tra i libri, ci siamo scambiati impressioni, chiesto informazioni agli addetti alla vendita, acquistato e, of course, pagato.


 

Poi ci siamo trasferiti al 5' piano e Brian ha ordinato il suo solito green tea, io..ehm, non lo dico nemmeno piu`.
Attorno c'erano pochi tavoli occupati percio` sono riuscita a concentrarmi, a seguire le sue spiegazioni e a rispond  barcamenarmi di fronte alle domande piu` difficili.





Quando sono uscita fuori, mi sono trovata davanti il Natale o meglio l`ansia dei regali di Natale che Daniele vorrebbe pratica archiviata prima del 15 dicembre, cioe` prima di tornare in Italia.

Ma ho pensato anche che il mio pacchetto ore con Brian stesse finendo.
Rimangono solo 13 ore di training e anche se fosse Brian di Nazareth, non riuscirebbe a fare miracoli.

Quanto costa all'ora un insegnante di inglese?


martedì 13 novembre 2012

Scusi? Prego!


Un paio di settimane fa, ho portato Flavio ad Hyde Park perche` familiarizzasse con la fauna del centro.




Poiche` al solito le nostre uscite sono scandite da appuntamenti regolari pappa-cacca, siamo andati verso le 4 dal local Whole Food Market, quello mitico che sta su Kensington High Street.
Al primo piano ci sono bar e ristoranti che convivono in un unico open space, così appena terminata la pratica pannolino, ho puntato uno di questi e ho ordinato capuccino e muffin.
Il bar non aveva tavoli disponibili ma il ragazzo alla cassa ci teneva a dirmi che potevo sedermi anywhere, dovunque avessi trovato un tavolo libero.
No dico.. mi vedi? Ho un passeggino, un cappuccino, un muffin e due mani..non è che posso fare chilometri.
Mentre pago mi cade l'occhio su una ragazza che ha disseminato borse e borsette sul suo tavolino.
E' sola, sta leggendo un libro e ha l'aria di chi ha finito da ore la sua consumazione.
Mi avvicino e le dico "Scusi, please, posso?"
Lei riemerge dalle pagine e risponde "ma prego, yes!"
Parcheggio il passeggino e toh mi accorgo, solo in quel momento, che pure lei ne ha uno.
La serie dei toh continua quando mi dice che la sua bambina ha la stessa età di Fla, si trova a Londra da un mese, non conosce bene la lingua e che suo marito è stato trasferito dalla compagnia per cui lavora.
Questo ed altro in una conversazione, a tratti surreale, durata due ore tra una giapponese e un'italiana in un affannato inglese.
Infatti gli equivoci non sono mancati, gli occhi hanno strabuzzato ma ci siamo divertite così tanto da scambiarci i numeri di telefono per rincontrarci.

Il primo appuntamento è stato qualche giorno fa, alle 12.30. Stesso posto.
Io sono uscita di casa senza nemmeno portarmi dietro la cartina della città: "Non mi serve, conosco bene quella zona"
Infatti è bastato confondere le kappa e scendere a Knightsbridge anziché a Kensington, per arrivare con quasi un`ora di ritardo O_o
Finalmente la raggiungo all`area ristoranti del Whole Food, mi scuso a raffica spiegando che nel frattempo fossero subentrati altri contrattempi.
Lei invece tira fuori un sorriso soffice ed educato e con quello sguardo lì, tipicamente japanese,  mi sussurra "you're funny.."
Hiromi, intanto che finisce di allattare al seno la sua bimba, mi chiede cosa voglio mangiare.
Le dico scherzando se vuole mangiare sushi, pensando sia la cosa più banale e stupida da proporre a una giapponese.
"E tu?"
"No, io non posso..allatto!"le rispondo
"Ah.. in Italia non mangiate sushi durante l'allattamento?"
"Ehm.." sono imbarazzata, anzi no mi sento un'idiota perché la piccola Mikoto ha appena bevuto latte presumibilmente contenente pesce crudo.
Chiariamo, io adoro il sushi.. ma ho fatto voto di rinuncia al maguro dal giorno del transfer. 
Tuttavia ora c'è in ballo un dibattito internazionale.. non posso fare figuracce.
Ok, prima o poi doveva succedere...e sushi sia!
Così con disinvoltura mi ritrovo a prendere lo stesso set di rolls al salmone e avocado al Genji Express, pensando che almeno risparmierò a Flavio il mercurio del tonno.


salsa di soia e sushi (nella variante brownie rice) con wasabi potentissimo, tanto da farmi uscire il fumo dal naso e lacrimare gli occhi.     ------6pounds 48
Tra un colpo di bacchetta e l`altro ci confrontiamo sulle nostre vite qui a Londra, le difficolta` quotidiane, i progetti a breve e lungo termine.
Io le confesso anche la mia passione per il Giappone.
Le racconto del mio viaggio a Tokyo e nel Kansai, e di luoghi dove lei dice di non essere mai stata. 
Mi chiede consigli sul viaggio che vorrebbe fare in Italia e in altri Paesi europei.
Tra due anni loro torneranno a Tokyo e, per quanto possibile, desiderano cogliere l`occasione di questo trasferimento per visitare altre citta`.

Prima che sia troppo tardi, usciamo.
Vuole portarmi al Diana Memorial Playground dove lei va spesso insieme a Mikoto.
Passiamo per Kensington Gardens e arriviamo al playground giusto in tempo per farci chiudere il cancello in faccia. (ore 15.45)





E` quasi buio e quasi ora della merenda di Flavio. Questa volta mi butto in un Costa, piu che altro perche` da fuori la vetrina adocchio due poltronissime vuote.



E poi le solite cose.
Il solito cappuccio deca, lo yogurt per Flavio, il cambio pannolino...
Gli ssssh e i questononsifa.
E poi c`era lei, che mi ha subito conquistata con l`eleganza dei modi e la disponibilita`.
Sembravamo amiche davvero.






Che ne dici Mikoto?
Ti va di passare i prossimi due anni con noi?

cappellino cool-issimo di Harrods











martedì 6 novembre 2012

insofar



Oggi avevo voglia di guardare le foglie che galleggiano nell'aria.
Sono andata al pond, era una bellissima giornata.
Sono rimasta in mezzo ai due mondi per 10 minuti, le pupille dilatate, il respiro calmo e la schiena dritta come se avessi fatto yoga.

Poi ho sentito uno schiamazzo, mi sono voltata e ho visto Flavio controllare due gabbiani che si gettavano a turno su di lui (in picchiata!) 

Fine della meditazione e abbandono della foglia mistica.



Rituffiamoci nell'asfalto,anzi no andiamo da Pret.
Io adoro il NewYorkBloomer, perciò a una certa, se sono fuori casa il NewYorkBloomer ci scappa.

"Ma perché non provi qualcos'altro?" mi dice sempre Daniele.
ENNE O!
"Io adoro il New York Bloomer, perché mi devo rovinare la giornata con qualcosa che non può chetarmi le papille e la pancia?"

Eppoi ci sono affezionata.
E' il primo sandwich che ho mangiato appena arrivata a Londra.
Quel giorno ero lì davanti allo scaffale intenta a districarmi sulle mille variazioni che può offrire lo stesso panino, quando ho letto PASTRAMI
Mi sono venuti i lucciconi a ricordare il mio primo panino con quella roba.
Da Kat'z Deli (dove Sally fece capire ad Harry cosa gli uomini non sanno) e poi ancora al Carnegie Deli, il miglior posto dove mangiare pastrami a NY (e sparlare di un certo Danny Rose).





Tornando a Pret A Manger, l'unico difetto del NYB è che dal banco frigo  te lo porti al tavolo così com'è. Non te lo possono scaldare, come succede per altri toast.
E poichè fuori si gela, non è una mossa intelligente tornare in strada con lo stomaco freddo .
La soluzione è nel drink! Basta ordinare una miso soup e posso tirare avanti ancora tutto l'inverno senza cedere alla tentazione di cambiare.
Ecco però.. magari la prossima volta devo fare attenzione che non me la mettano in una tazza di ceramica ma in una paper cup,  perché trattiene meglio il calore.
Sennò quando finisco di dar da mangiare al pargolo e arriva finalmente il mio turno, mi ritrovo a bere glutammato freddo.



La pappa di Flavio, per la prima volta in trasferta nella sua comoda lunch pod (comprata da JoJo Maman Bébé in Northcote Road, dove ho passato una piacevole domenica grazie a lei)

Dopo un'ora di trastullo tra pappa, cacca e baa-baa siamo riusciti a lasciare il locale e approfittare degli ultimi raggi di sole, acciuffare una gonna chemipiacetanto da YMCA (con solo 3pounds e 99) e fermarmi in questa vetrina di Oxfam.




La ragazza sulla copertina del libro.
E' lei!
E' Clara.

Va bene bugia è Lotte Lenya, ma trovo in lei qualcosa di familiare.
Lo sguardo delle passioni composte, cioè abituate ad essere domate dalle parole.
E l'orizzonte lontano a cui tendono sempre i suoi occhi.

Scatto la foto, stasera le chiederò se conosce il libro, se  Ghiro conosce il marito musicista.

Me ne ero già andata se non mi fosse venuta in mente quella cosa.
Faccio dietrofront ed entro.

Chiedo se hanno quel libro.
No, non intendo dire le lettere tra Lotte Lenya e suo marito Kurt Weill, voglio dire quel libro di cui Clara mi/ci ha fatto UNATESTACOSI', ossia The Sheltering Sky.
I motivi per cui mi ha esaurito li potete trovare qui ;-)

Però, adesso, voglio acquistarlo.
Sì devo averne anch'io una copia, così potrò darmi pace :-P
Lo cerco nello scaffale, non lo trovo.. a un tratto sbuca e fa la linguaccia.

Un pound e 99, tie`!






"Each man`s destiny is personal only insofar as it may happen to resemble what is already in his memory" (E.M)



NB questo post altamente ruffiano e` stato abbandonato ieri notte e completato nel pomeriggio di oggi, martedi 6 novembre







domenica 4 novembre 2012

Di cosa parliamo quando parliamo di Sfolli

La bisnonna fa in tempo a compiere di nuovo gli anni, Sfolli a impestarmi il frigo col puzzone di Moena.. e io devo ancora scrivere del nostro primo incontro.

È passato un mese!
Sono ancora senza computer.
Senza macchina.
E senza bidet.

Perciò ecco... nn riesco a ritrovare il filo del discorso, ma ricordo che ci siam viste a Victoria Station anche se ripensandoci... PICCAdilly sarebbe stato piú divertente.

Lei me la immaginavo tipo mastino (pensando ai suoi post) e invece e` un cerbiatto che sgambetta, una lince che sorride, un coro di voci bianche.
Insomma lei è leggiadra. Come la Liguria.
(e adesso Clara potrà dire finalmente che anch'io sono ruffiana).

Siamo andate a rifugiarci in una Patisserie Valerie, lei ha ordinato il pranzo, io il mio solito cappuccino deca.
Ho avuto una breve conversazione con Dear Husband (mentre Sfolli era assente giustificata) in cui ho cercato ripetutamante di non pensare che quello davanti a me fosse lo stesso Dear Husband de Il meraviglioso mondo di Dear Husband.
Peccato anzi che sia dovuto andare via quasi subito per incontrare un amico... perché il British man si stava rivelando pure simpatico.
(adesso mi manca di fare la ruffiana pure con Picca e ho finito)

Infatti non dirò che la bambina ha un'aria regale, il fisico da modella e lo sguardo serio di chi ha già masticato libri di filosofia.
E che la piccola adulta sappia pure elargire sorrisi garbati, al momento giusto...tanto per rendersi unforgettable.



 
Eppoi c'è la storia del formaggio.
Sfolli che tira fuori dalla borsa un chilo di parmigiano ("Preferivi il puzzone di Moena?" ) e io realizzo per la prima volta, in quel preciso istante, di essere un`emigrante.
Si`, perche` e` vero  che son passati gia`due mesi dalla partenza, e` vero che non abbiamo nessuna idea di quando torneremo.. pero` io ancora mi sento un po`come se fossi qui solo per una long holiday.
Poi apro il frigo e.. mi rinfresco le idee
Grazie Sfolli :)))






martedì 30 ottobre 2012

pAROLE sANTE

L`ultima cosa che abbiamo fatto io e Sfolli prima di salutarci e` stata guardare questo video.
Io le raccontavo che mentre Flavio faceva le linguacce mi veniva da ridere pensando a tutti quelli che vanno a fare i fighi con l`apple allo Starbucks, mentre io me ne stavo, invece, costobambinopazzo sul divanetto, inarrestabile.
E le raccontavo pure che dopo un po` che ridevo.. a un certo punto il mio sorriso si fosse trasformato in mezzo sorriso, poi...in preoccupazione.
Pensavo"Oh! ma non la smette piu. Sara` normale?"
E lei mi ha guardato, ha sorriso tranquillizzandomi sul suo stato di salute mentale e ha detto sibillina "Ha capito tutto"

Ecco, io non lo so proprio a cosa Sfolli si riferisse quel giorno.
Pero`, oggi, mi guardo e riguardo sto video e mi diverto.
Rido. Sto bene.
E non me ne frega piu niente di chi si vende per un po di celebrita`.
Non me ne frega piu niente di chi fa finta di non capire.
Non me ne frega piu niente di chi parla a vanvera (Vanvera, provincia di blogspot)






lunedì 22 ottobre 2012

SUNday


Ci sono giornate in cui non accade niente di particolare eppure sei sereno in modo speciale.
Esci di casa alle 15.00, anziche` a un orario decente per pranzare.
Vai a mangiare il fish&chips e ordini un pesce col nome di un pittore (pollock) perche` ti suona piu` familiare tra quelli sul menu.
Alla cameriera che ti ha chiesto "Would you like an highchair?" rispondi "Si`", perche` dimentichi che non sei in Italia.
Senza farti vedere da lei e dagli altri clienti, pulisci (si fa per dire) il piano del seggiolone prima che tuo figlio vi passi la lingua, per un numero indeterminato di volte.





Paghi il conto, esci fuori.
Freddo.


Vai a fare una passeggiata nel parco anche se sta iniziando a piovere, perche` vuoi fare una passeggiata nel parco.



Vai alla solita caffetteria-rifugio.





E guardi il tuo scricciolo mentre fa amicizia.


mercoledì 17 ottobre 2012

Mmm Mmm Mmm Mmm

Stanotte ho dormito sul divano.
E mentre ero lí pensavo che non mi posso permettere di litigare con Daniele.
Considerato che è l'unico essere umano parlante con cui posso interagire.
Per il resto sono solo monosillabi e lostintranslation.

E pensavo che non mi posso permettere nemmeno di scrivere questo post.
Ché poi lo legge..

Allora canto.



E non riesco nemmeno a linkare la canzone del titolo perché dal cellulare non funziona.
Comunque è quella lí dei Crash Test Dummies.

mercoledì 3 ottobre 2012

OrientamentO

Ricapitoliamo.
Quando si e`crashato il pc, un mese fa, stavo scrivendo questo post.
Volevo raccontare della mia prima domenica in downtown, visto che (prima d'andarci a vivere) non c'ero stata neppure in vacanza a Londra.
Volevo raccontare della mostra fotografica in cui mi ero infilata prima di raggiungere il Tower Bridge.
Un piccolo labirinto di emozioni dove ritrovare vecchie paure, specchiarsi, riflettere su cio` che sono diventata a distanza di tanti anni, oppure a distanza di pochi mesi.
Perche' le immagini, meglio delle parole sanno tradurre cio`che nascondo piu` o meno abilmente a me stessa. Agli altri.

E volevo dedicare una di queste foto ad una persona, perche' il suo sogno era impresso nella pellicola di qualcun altro.


Mozambique, 2000 Holding tightly onto her children a mother looks for the safety of higher ground near Chokwe, Mozambique, during the floods that covered the country


Belarus, 2006 Vitali Prokopenko with his daughter Sasha, aged 9, who has hydrocephalus (fluid on the brain).
Vitali believes Sasha's condition is the result of living in a region contaminated by the nuclear disaster at Chernobyl.
He says, "This must be very difficult for you. You have probably never seen anyone with such a big head. But to us she is our most beautiful daughter"





Sri Lanka, 2004 A young couple survey the devastated landscape where their house stood before the tsunami struck at Hambantota, Sri Lanka, on the morning of 26th December, 2004



India, 2001. A child plays with pigeons among the ruins of Bachau, India, after the 2001 earthquake struck the northwestern State of Gujarat



Ma come dicevo, mentre avevo in mente tutte queste cose, si e`spento il pc.
Improvvisamente.

Tuttavia, quello  n o n   e`  s t a t o  l' u n i c o   c r a s h   d e l la  giornata.

E` successo che, alcune ore dopo, ho sbroccato.
Perche' Fla urlava.
Urlava.
Urlava.
Urlava.
Urlava.
Urlava in quel modo che solo i bambini sanno fare.

E ho fatto una cosa brutta.
Molto brutta.

Pero` mi voglio bene lo stesso e non mi sento in colpa.
Va bene, all'inizio un po'.
L'ho attaccato al seno e abbiamo cancellato quel brutto momento.
Sono una brava mamma e me lo dico da sola.


Le mamme vanno incoraggiate silenziosamente.
Premiate.

Ed io che non faccio niente di speciale ma solo il minimo indispensabile, m'incoraggio e premio tutti i giorni.





io amo la mia mamma























mercoledì 12 settembre 2012

sabato 1 settembre 2012

bus(y) saturday


Ieri siamo stati tutto il giorno all’Ikea.
Non avendo la macchina abbiamo preso il bus (inaugurando la mia oyster nuova di zecca (mentre Clara mi essemmessava dal treno) e  poi la navetta gratuita fino all’Aikia, così come dice DH ;)
Abbiamo ordinato l’armadio per misterFla  e siamo tornati a casa  con il borsone svedese pieno di altre piccole/grandi cose.
Stamattina alle 08.30 ci hanno consegnato l’armadio da montare e la prossima settimana inizieranno le olimpiadi della brugola.

Nel pomeriggio siamo andati alla festa di compleanno del figlio di due nostri cari amici.
MisterFla durante il percorso in autobus guardava, anzi fissava i passeggeri.
Ogni tanto sorrideva a qualche compagno di viaggio, altre volte rimaneva semplicemente incantato
Poi di fronte a un bustone che gli dondolava sulla faccia ha ceduto (Sfolli, chissà forse dopo l’ennesima zaffata di curry?) e si è addormentato.






E insomma dicevo la festa del figlio dei nostri amici.
Mi sono divertita perché oggi era una giornata luminosa (e, pare incredibile, ma già avevo dimenticato la sensazione bellissima del sole che scalda il viso) eppoi perché è stato piacevole e bizzarro ritrovarsi  a Londra con i nostri amici turchi e i loro amici/parenti.



Mister Fla è stato attaccato da una coetanea mentre faceva il tummy time, io ho masticato un po’ di inglese (che coi turchi mi stresso meno) e Daniele è stato abbracciato da una bambina intraprendente.

Ma io non sono gelosa ;-)

















giovedì 30 agosto 2012

Non ci sono più le mezze stagioni


E così ieri, 29 agosto, siamo partiti lasciandoci gli anticicloni di quest’estate alle spalle.
Non ho molto tempo per raccontarvi il nostro viaggio, la piccola lite con Daniele “Non ti parlo per 1mese” “E io per due!” (durata il tempo di un piano d’ascensore all’aeroporto di Fiumicino), il cambio pannolino sul sedile (in aereo) con Fla che ululava dalla gioia mentre lo liberavo dalle sue sabbie mobili, e il taxi sprovvisto di child car-seat (nonostante Daniele lo avesse prenotato il giorno prima chiedendo 6 volte se ne fosse provvisto), i miei arrivi rocamboleschi nella nuova casa (cioè Daniele, intento a pagare il taxi, che mi dice.”Vai.. entra che ho già aperto io” intendendo solo la porta d’ingresso del condominio e NON quella, socchiusa, del mio dirimpettaio il quale mitraglio di sorrysorrysorrysorrysorryino per bambini (nonostante Daniele lo avesse prenotato il giorno prima chiedendo sei volte se ne fosse provvisto), i miei arrivi rocamboleschi nella nuova casa (cioè Daniele, intento a pagare il taxi, che mi dice.”Vai.. entra che ho già aperto io” intendendo solo la porta d’ingresso del condominio e NON quella, socchiusa, del mio dirimpettaio il quale mitraglio di sorrysorrysorrysorrysorry




si parte!

se non mi danno qualcosa da mangiare, faccio un casino

Frolletti a colazione (anche se.. è ora di pranzo??)
Ilaria, this pic is for you ;)




ciao, ciao, ci vediamo a dicembre

areoporto di Heathrow







E oggi?
Beh oggi siamo andati a comprare tante cose urgenti per misterFla .
Ma anche a divertirci un po’ nel nostro nuovo quartiere.
Lui mi guardava pensando al fatto che fino a ieri faceva la sauna nel suo body canotta.
E ora invece.
E’ proprio vero che non ci sono più le mezze stagioni ;)






giovedì 23 agosto 2012

Progetti




Stanotte mi hanno svegliato alle 3 e mezza e mi hanno dato un biberon.
Io mica l’avevo chiesto.. dormivo profondamente ma quando c’è da poppare non mi tiro mai indietro.. figuriamoci se mi spavento per un biberon.
Comunque, stamattina ho capito che quando ti danno una cosachetunemmenocipensavi è per fregarti.
Quando il signore mi ha messo il laccetto stretto al braccio, la sua amica me lo teneva fermo, papà mi bloccava il petto e mamma sorrideva dicendo sssb ppsssb ..ho capito di essere stato raggirato.

Mi sono arrabbiato, ho urlato ma poi - son fatto così-  non riesco a serbare rancore.
Diciamo che, per il momento, non mi conviene.
Però appena arrivo da solo allo sportello della cucina, gliela faccio pagare.

venerdì 17 agosto 2012

Sincerità





Quanto i figli devono sapere della vita dei loro genitori?
E’ giusto che conoscano nei dettagli la storia che ha preceduto la loro nascita?
Quali segreti è meglio conservare per sé, quali rivelare.
Le ombre del nostro passato non ci abbandonano mai veramente perché, in qualche modo, hanno contribuito alla formazione di ciò che siamo adesso.

E’ corretto verso i nostri figli confessare gli errori che abbiamo commesso in gioventù affinché possano farne tesoro per loro stessi?

Oppure equivale a consegnargli un passpartout per aprire porte sbagliate?

La storia della propria famiglia è un diritto che credo vada concesso, in ogni caso.
Tuttavia c’è il rischio, la responsabilità di trasferire il fardello, l’angoscia per il dolore che abbiamo vissuto.



Farò attenzione.
In fondo, le fiabe sono la prima scuola dove imparare a riconoscere le proprie emozioni.